lunedì 5 febbraio 2024

Chiara Ferragni, il Codacons vuole di più: tutti devono rescindere i contratti pubblicitari

Rottura definitiva tra Chiara Ferragni e Pigna. Ma il gesto dell’azienda non basta, almeno secondo il Codacons. “La decisione di Pigna, che fa seguito a quella di grandi aziende come Safilo e Coca cola, è corretta perché dimostra attenzione verso i consumatori e rispetto verso gli acquirenti dei prodotti. Crediamo che nessuna azienda debba legarsi per pubblicità e sponsorizzazioni a soggetti pesantemente sanzionati per illeciti contro i consumatori, e le società debbano rescindere i contratti in essere quando si verificano scandali come quelle del pandoro Balocco, che portano a strascichi giudiziari importanti e ripercussioni sul fronte reputazionale”, le parole dell’associazione dei consumatori all’Adnkronos sull’interruzione dei rapporti tra l’azienda e la moglie di Fedez.

«Attendiamo ora - aggiunge il Codacons - di sapere cosa decideranno le altre aziende che hanno rapporti commerciali con la Ferragni, e se dimostreranno analoga attenzione verso gli utenti e i consumatori». Uno scontro senza fine tra l'influencer e l'associazione.

Fonte: Iltempo.it












Claudio Cecchetto intervistato da Grant Benson e Filippo Suessli: "Tornassi indietro, non venderei più Radio Deejay"











Il noto talent scout e disc jockey italiano, ospite di Sciàttusch, ha ripercorso la sua carriera, parlato dei nuovi progetti, senza risparmiare qualche stoccata, confidando cosa non farebbe più nella vita.

"Io un rimpianto ce l’ho. O meglio, non so se è un rimpianto o una cosa che se tornassi indietro non farei più. Aver venduto Radio Deejay all’Espresso. Ecco, questa è una cosa che non mi perdonerò mai". Claudio Cecchetto, noto disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano, è intervenuto negli studi di Sciàttusch, ricordando i suoi esordi e raccontando come è cambiato il panorama musicale italiano. Chiaramente ha parlato anche della cessione di una delle radio che ha fondato, la famosissima Radio Deejay. Oggi però Cecchetto, che vive a Riccione, non ha abbandonato il mondo della radio, anzi. Il 1° febbraio ha lanciato "Riccione On Air". 


A parte l'età tutto migliora

Intervistato da Grant Benson e Filippo Suessli l'inventore di Gioca Jouer ha anche esposto la sua visione sul mondo e sul passare del tempo: "Il mio più unico rimpianto è l'età. Per il resto è andato tutto sempre meglio. Quando c'erano i vinili io portavo in giro al massimo 40-50 dischi, adesso con la chiavetta ne porti 3000. E con l'evoluzione tecnologica molte persone possono avere accesso alla musica, anche se questo non significa avere successo". 


La scoperta di Talenti

Cecchetto è famoso anche come talent scout, per aver scoperto numerosi talenti che hanno fatto la storia della musica italiana. Un documentario andato in onda sulla Rai intitolato "People from Cecchetto" ripercorre proprio la scoperta dei numerosi personaggi come Jovanotti, gli 883, Fiorello, Amadeus, Gerry Scotti, Leonardo Pieraccioni e Sabrina Salerno. "Ho avuto la fortuna di incontrare delle persone fantastiche e la mia intuizione si è rivelata giusta. Ma se queste persone sono arrivate al successo, è perché se lo meritavano e avevano dei valori nella loro professionalità. Per fortuna anche loro hanno conosciuto me".


Fonte: Ticinonews.ch

Gigi D’Agostino a Sanremo 2024: «La mia seconda vita. Ho vissuto un enorme trauma, ora sto bene»

Gigi D’Agostino a Sanremo 2024: «La mia seconda vita. Ho vissuto un enorme trauma, ora sto bene»

Intervista di Barbara Visentin

Il Capitano, come è soprannominato, è pronto a salire sulla nave: il 9 febbraio Gigi D’Agostino sarà superospite del Festival, a bordo della Costa Crociere ormeggiata al largo di Sanremo. Un ritorno attesissimo dai fan che a lungo si sono preoccupati per le condizioni di salute del dj torinese, 56 anni, icona della dance con hit come «L’Amour Toujours», «Bla bla bla» o «La Passion», assente dalle scene da quattro anni. Nel mezzo pochissime comunicazioni social: l’annuncio di un «grave male», la foto con un deambulatore e poi, finalmente, sorrisi e buone notizie.

Gigi Dag, riparte in grande, dal Festival.

«Non era calcolato. Ho avuto qualche problema, poi mi sono ripreso, ma non riuscivo più a uscire né ad incontrare gente. Sono stato così tanto chiuso, fra il Covid e il mio problema, che dopo ho dovuto affrontare una cosa che non avevo considerato, cioè la parte mentale. Quindi c’è stato un buco di alcuni mesi e poi, essendoci questa bella proposta, ho deciso di accettare. Per me è una prima volta, io la tv non sono mai riuscito ad affrontarla».

Come mai?

«Per la mia timidezza estrema, mi fa paura: per me è fantascienza andare in tv».

Allora sarà proprio uno «sblocco» totale.

«Questa proposta mi ha spronato e sarà importante sotto tutti i punti di vista. C’è la nave che è un simbolo pazzesco per me: sono da sempre affascinato dall’idea del navigare dentro la musica e ne ho fatto la mia divisa. E poi c’è il ritrovare il pubblico».

Ha accennato ai suoi problemi di salute. Le andrebbe di raccontare cosa le è successo?

«Preferisco di no. È che già l’ho vissuta male, non solo per il dolore, ma anche perché non amo essere visto come se chiedessi compassione. Fosse per me non avrei mai detto neanche che stavo male. Ho dovuto farlo perché a novembre 2021 avevo in programma un concerto, già spostato due volte per la pandemia. Sono stato “aggredito” da questa situazione e pensavo alla gente che per la terza volta si trovava il live annullato. È stato un momento tragico. Gradirei non spiegare altro perché se no metto in moto immaginari, ma a cosa serve?».

Possiamo chiederle allora se adesso sta bene?

«Sì, sto bene. Certo ho vissuto un enorme trauma quindi non posso sapere qual'è il mio futuro, ma mi ritengo fortunato in tutto. Tra le tante cose particolari della mia vita, anche in questo mi è successa una cosa particolare. Ma mi concentro su come mi sento ora, ad un certo punto ho dovuto farlo, altrimenti il cervello continua a vivere di immaginazioni legate al dolore o al timore che lo potrai provare di nuovo, un loop in cui non voglio più entrare. Comunque sto bene, vado a camminare, a correre, ho ripreso la vita di prima».

In questi anni le è arrivato l’affetto dei fan?

«È stato bellissimo e commovente. Quel che ricevevo dall’esterno lo sentivo sulla pelle. Nei momenti difficili è stato fondamentale».

La sua partecipazione al Festival com’è arrivata, l’ha cercata Amadeus?

«Non so come sia andata perché io vivo proprio isolatissimo, in un universo parallelo: non ho le suonerie nel telefono, non rispondo alle chiamate. So solo che mi ha fatto piacere».

Ma i DJ che fanno ballare le folle non sono più estroversi?

(Ride) «Io solo al pensiero di farmi un selfie vado in sbattimento. Mi piace proporre la mia musica e sentire la connessione fortissima con il pubblico, ma ai concerti cerco il buio, faccio sì che non ci sia una luce importante su di me. Se mi chiedi di dire qualcosa è la fine. Invece se mi dici "mettiti dietro la console ed esprimiti con dei suoni" allora lì mi apro».

Che rapporto ha con Sanremo, ci andrebbe in gara?

«Da piccolo mi piaceva proprio e compravo la compilation in vinile. Poi cominciando a suonare in discoteca un po' mi sono allontanato, ma almeno la finale la seguivo. Andarci in gara mi piacerebbe, molti anni fa c’era stato anche un avvicinamento perché ho sempre scritto anche canzoni italiane, quindi sì, mi ci vedo, e magari più avanti spero che succederà».

Per i prossimi mesi arriveranno altri annunci?

«Ho cominciato questa mia seconda vita senza pensare troppo, ma certo ci saranno delle uscite: un singolo a marzo ( l’8 per Time Records, ndr. ) e poi altre cose ad aprile. E ci saranno dei live. Ho già annunciato un grande concerto in Austria per ottobre, ma a giugno ricomincerò anche in Svizzera e in Italia».

Lei pubblica tantissima musica, con pseudonimi diversi.

«Ho iniziato nell'86, i primi consensi veri sono arrivati nel '93. Il pubblico è un po' cambiato, c'è chi magari non va più in discoteca, ma ancora mi ascolta. Mi fa piacerissimo che duri da così tanti anni. Io compongo da sempre, anche cose diversissime, quindi avere varie identità mi aiuta ad essere più libero. Tante cose non escono neanche e restano un percorso mio, per stare meglio. Mi basta avere un paesaggio davanti e la libertà di sperimentare le mie sonorità: lasciatemi pure lì per sempre».

Fonte: Corriere.it

Pigna interrompe la collaborazione con Chiara Ferragni: “Per rispetto del nostro codice etico”

Pigna interrompe la collaborazione con Chiara Ferragni: “Per rispetto del nostro codice etico

Anche Pigna ha deciso di interrompere la collaborazione con Chiara Ferragni, indagata per truffa aggravata. Una decisione che l’azienda bergamasca ha preso "nel rispetto del proprio codice etico".

Pigna interrompe la collaborazione con Chiara Ferragni, al momento ancora indagata per truffa aggravata. Dopo Safilo e Coca Cola, anche le Cartiere Paolo Pigna Spa hanno cessato i rapporti commerciali con l'influencer. A farlo sapere l'ANSA, in collegamento con i vertici dell'azienda bergamasca. Una decisione presa "nel rispetto del proprio codice etico aziendale, che esclude la collaborazione con soggetti terzi sanzionati dalle autorità competenti per aver assunto un comportamento non etico, corretto e rispettoso delle leggi".

Cosa aveva detto l'ad Pigna sul caso Chiara Ferragni

Solo qualche settimana fa, l'ad di Pigna Massimo Fagioli aveva commentato il caso Chiara Ferragni in un'intervista a La Repubblica:

"Collaboriamo con Chiara Ferragni da diversi anni, avendo avuto modo di apprezzarne le doti umane ed imprenditoriali. La relazione commerciale tra i due brand italiani è stata proficua e soddisfacente in tutti i mercati in cui operiamo. La storia di 185 anni di Pigna, la nostra leadership e il nostro stile aziendale ci portano a guardare verso il futuro, con l’auspicio che l’attuale non facile contesto possa essere superato".

L'azienda aveva creato con la nota influencer una linea di cartoleria pensata per la scuola, da quaderni ad astucci, passando per penne e matite.

Anche Safilo e Coca Cola avevano cessato i rapporti con Chiara Ferragni

Lo scorso 21 dicembre, il noto brand di occhiali Safilo era stato il primo a fare un passo indietro nel rapporto con Chiara Ferragni, annunciando che non avrebbe più voluto collaborare con l'influencer. "Safilo si impegna a promuovere una cultura aziendale basata sull’onestà, l’integrità, la correttezza e la buona fede, oltre, naturalmente, a rispettare le leggi in vigore in ciascun paese dove il Gruppo opera", aveva fatto sapere l'azienda. Poi era stata la volta di Coca Cola, che con la nota imprenditrice digitale aveva un accordo per uno spot pubblicitario, che sarebbe dovuto uscire a fine gennaio. Un'indiscrezione anticipata da La Repubblica e poi confermata dall'azienda stessa: "Abbiamo lavorato con Chiara in Italia nel 2023, anche per alcune riprese tenutesi lo scorso dicembre. Al momento non prevediamo di usare questi contenuti".

Fonte: Ansa.it

domenica 28 gennaio 2024

Sanremo 2024, pochi autori per molte canzoni. Creatività o business?

Il tema dominante della prossima kermesse canora targata Amadeus sarà come sempre l’amore in brani confezionati ad hoc, con cassa dritta e testi più o meno furbi e suggestivi, come richiede il mercato da ormai troppi anni mortificando innovazione e qualità. I cantautori e gli autori di un tempo non ci sono più, sostituiti da una sorta di industria mordi e fuggi della canzonetta, che svilisce e declassa il ruolo dell’autore.

Il Festival di Sanremo 2024, sin dai primi ascolti riservati ai giornalisti, ha svelato la sua studiata alchimia con formule consolidate acchiappa orecchio e vincenti, prive di coraggio e ricche di frasi e soluzioni musicali ruffiane, in una gara che non è più solo una competizione tra cantanti più o meno credibili, più o meno belli, più o meno eleganti, più o meno dotati di ugola e studi musicali, ma anche e soprattutto tra i tanti, troppi autori.

La maratona canora, che si svolgerà dal 6 al 10 febbraio e che per il quinto anno consecutivo sarà condotta dal direttore artistico Amadeus, proporrà infatti 30 canzoni scritte per la quasi totalità dalle stesse persone. In particolare ci sono tredici autori che, a testa, hanno firmato dalle due alle quattro canzoni. In 16 dei 30 brani in concorso c’è almeno una loro firma, senza spazio alle novità e soprattutto ai nuovi autori. Un dato insolito in considerazione del fatto che il direttore artistico ha dichiarato che per definire il cast di Sanremo 2024 ha dovuto scegliere tra circa 400 candidature. Possibile che in quella montagna di canzoni si siano scelte solo quelle con le firme dei soliti noti? Possibile che per il direttore artistico solo quella manciata di brani fosse degna del prestigioso palco?

In testa, tra gli autori, c’è Davide Petrella, primo e secondo a Sanremo 2023 con Marco Mengoni e Lazza, che quest’anno firma quattro canzoni ( Emma, Ghali, Rose Villain, The Kolors ) a pari merito con Jacopo Ettorre, autore di Alessandra Amoroso, BNKR 44, Fred De Palma, Mahmood.

A quota tre canzoni troviamo: Paolo Antonacci, figlio di Biagio e autore di Annalisa, Emma, Geolier; Cheope, al secolo Alfredo Rapetti, figlio di Mogol che scrive per Dargen D’Amico, Fiorella Mannoia, Ricchi e Poveri; Francesco Catitti ( Clara, Mahmood, The Kolors ), Edwyn Roberts ( Dargen D’Amico, Il Volo, Ricchi e Poveri ) e Stefano Marletta ( Dargen D’Amico, Il Volo, Ricchi e Poveri ).

A quota due canzoni troviamo: Dario Dardust Faini ( Angelina Mango, Renga e Nek ), Davide Simonetta ( Annalisa e Geolier ), Federica Abbate ( Alessandra Amoroso e Fiorella Mannoia ), Michelangelo ( Geolier e Ghali ), Andrea Ferrara, noto anche come Sixpm ( Rose Villain, Sangiovanni ) e Julien Boverod ( Emma, Fred De Palma )

Onore al merito a Diodato e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, unici e soli autori delle loro canzoni. Per il resto, il quadro è quello descritto.

A questo punto c’è da chiedersi perché, negli ultimi anni, è cresciuto a dismisura il numero delle firme dietro a una canzone. La risposta è ovvia: questione di business, di spartizione della torta. Ognuno, tra i firmatari, riceverà una piccola fetta di diritti d’autore e nessuno vuole rinunciare a quella che, ad oggi, è la vera fonte di guadagno sulle canzoni di successo, oltre ai concerti dal vivo. La cosa che viene denunciata è che in molti casi i nomi che emergono poco hanno a che fare con la scrittura del brano e molto con le pretese di manager, produttori, cantanti.

Per capire meglio cosa c’è dietro a questo proliferare di firme per ogni brano, Antonella Nesi per Sanremo Express, ha chieso a Giulia Anania, cantautrice e autrice per Annalisa, Tiziano Ferro, Emma Marrone, Laura Pausini, come funzionano le assegnazioni dei punti Siae.

Premettendo che team di autori per alcuni successi senza tempo ci sono sempre stati, Giulia Anania sostiene che bisogna allertarsi quando tra le firme compaiono anche dei “non autori”:

<<In pratica, succede che il manager dica all’autore: Vuoi che il mio artista canti la tua canzone? Benissimo, la firmo anch’io e la firma anche lui. Anche tra gli editori ci sono diverse firme perché gli autori che fanno parte di un team, a volte appartengono a più etichette. Ma non basta. A volte viene imposta la figura di un arrangiatore ( anche se molto spesso l’arrangiamento originale resta invariato ) e firma pure lui insieme a parenti, zii e cognati. Va così a finire che il grande successo che hai scritto, a te non rende come dovrebbe nonostante sia frutto della tua creatività e sia sempre in radio. Si tratta di veri e propri ricatti contro i quali, almeno in Italia, non sappiamo difenderci. In America, ad esempio, gli autori hanno costituito una sorta di sindacato per sottrarsi a questo sistema, in Italia non succede>>.

Comunque sia, per la 74° edizione del sempre chiacchierato Festival della canzone, Chat GPT – attraverso l’analisi di alcuni dati – ha decretato che la canzone vincitrice sarà La Noia di Angelina Mango, un po’ reggaeton, un po’ cumbia colombiana, scritta con Madame e Dardust. Tre autori a fronte dei sette di Geolier. Vedremo se sarà davvero così o se il podio spetterà ai soli che, senza un nutrito drappello di autori, hanno scritto e firmato in prima persona il loro brano.


AUTORI PER CANZONI – SANREMO 2024

- Alessandra Amoroso ( Fino a qui ):  Alessandra Amoroso, Federica Abbate, Jacopo Ettorre, Takagi & Ketra e Pierfrancesco Pasini

- Alfa ( Vai! ):  Alfa, Mark Andress Jackson e Ian Brendon Scott

- Angelina Mango ( La noia ): Angelina Mango, Madame e Dardust

- Annalisa ( Sinceramente ): Annalisa, Davide Simonetta, Paolo Antonacci e Stefano Tognini (musica)

- BigMama ( La rabbia non ti basta ): BigMama, L. M. Lazzerini, E. Brun e E. Botta

- Bnkr44 ( Governo punk ):  Duccio Caponi, Andrea Locci, Dario Lombardi, Pietro Serafini, Marco Vittiglio, Jacopo Ettorre e Jacopo Adamo

- Clara ( Diamanti grezzi ): Clara Soccini, Alessandro La Cava e Francesco Catitti

- Dargen D’Amico ( Onda alta ): Dargen D’Amico, Edwin Roberts, G. Fazio, Stefano Marletta e Cheope

- Diodato ( Ti muovi ): Antonio Diodato

- Emma ( Apnea ): Emma Marrone, Paolo Antonacci, Julien Boverod (musica) e Davide Petrella

- Fiorella Mannoia ( Mariposa ): Fiorella Mannoia, Carlo Di Francesco, Cino, Cheope e Federica Abbate

- Fred De Palma ( Il cielo non ci vuole ) Fred De Palma, Jacopo Ettorre e Julien Boverod (musica)

- Gazzelle ( Tutto qui ): Gazzelle e Federico Nardelli

- Geolier ( I p’ me, tu p’ te ): Geolier, Davide Simonetta, Paolo Antonacci, Davide Totaro, Francesco D’Alessio, Gennaro Petito e Michelangelo

- Ghali ( Casa mia ): Ghali, D. Petrella e Michelangelo

- Il Tre ( Fragili ): Il Tre, Giorgio Di Mario, Paolo Zou, Francesco Aprili e Iacopo Sinigaglia

- Il Volo ( Capolavoro ): Edwin Roberts, Stefano Marletta e Michael Tenisci

- Irama ( Tu no Irama ): Irama, Giulio Nenna, Giuseppe Colonnelli, Francesco Monti e Emanuele Mattozzi

- La Sad ( Autodistruttivo ): Matteo Botticini, Francesco Emanuele Clemente, Enrico Fonte, Riccardo Zanotti e Marco Paganelli

- Loredana Bertè ( Pazza ): Loredana Bertè, Luca Chiaravalli, Andrea Bonomo e Andrea Pugliese

- Mahmood ( Tuta gold ): Mahmood, Jacopo Ettorre e Francesco Catitti

- Maninni ( Spettacolare ): Maninni, Roberto William Guglielmi, Giovanni Pollex, Maria Francesca. Xefteris

- Mr. Rain ( Due altalene ): Mr. Rain e Lorenzo Vizzini

- Negramaro ( Ricominciamo tutto ): Giuliano Sangiorgi

- Renga e Nek ( Pazzo di te ): Francesco Renga, Nek, D. Mancino e Dardust

- Ricchi e Poveri ( Ma non tutta la vita ): Edwin Roberts, Stefano Marletta e Cheope

- Rose Villain ( Click boom! ): Rose Villain, Andrea Ferrara, e Davide Petrella

- Sangiovanni ( Finiscimi ): Sangiovanni, P. Miano, F. Vaccari, Andrea Ferrara e F. Campedelli

- Santi Francesi ( L’amore in bocca ): Alessandro De Santis, Mario Lorenzo Francese, Antonio Filippelli, Daniel Gabriel Bestonzo e Cecilia Del Bono (testo)

- The Kolors ( Un ragazzo una ragazza ): Antonino Stash Fiordispino, Davide Petrella, Alex Fiordispino e Francesco Catitti

Fonte: Faremusic.it

sabato 20 gennaio 2024

La casa dei Ferragnez in affitto a 35mila euro al mese












L'appartamento di 477 metri quadrati si trova in CityLife, a Milano. L'imprenditrice e il rapper erano in affitto.

La casa di Chiara Ferragni e Fedez è stata messa in affitto. O meglio. La vecchia casa dei coniugi Ferragnez. Il lussuoso appartamento milanese in CityLife che la coppia con i figli Leone e Vittoria hanno lasciato lo scorso novembre per spostarsi in un altro attico dello stesso quartiere di Milano può essere adesso preso in affitto per la cifra di 35mila euro al mese. A proporla è l'agenzia immobiliare Roseto Prestige che sul suo sito web presenta lo stabile in tutti i suoi dettagli.

Definita come una "moderna e affascinante penthouse che può essere considerata uno degli appartamenti più suggestivi di Milano", l'abitazione si trova all'undicesimo piano e dispone di quattro camere da letto e quattro bagni, per una metratura totale di 477 metri quadrati e con la dotazione di tre posti auto. L'interno è caratterizzato da finiture di alta qualità e da un mobilio ideato e creato su misura, con una ampia zona giorno contornata da numerose vetrate. Scenografica la scalinata con gradini a sbalzo e led retro illuminanti e parapetto in cristallo che conduce alla zona hobby/soppalco. Presente anche un ampio terrazzo di oltre 100mq dal quale si gode di una vista mozzafiato su tutto il territorio circostante dotato di un angolo Jacuzzi.

"Grazie per questi 5 anni e mezzo" aveva scritto Chiara a corredo del filmato che raccoglieva i momenti più emozionanti vissuti tra quelle mura che adesso restano in attesa di nuovi inquilini.

La nuova casa di Chiara Ferragni e Fedez

La famiglia Ferragnez si è trasferita nel nuovo appartamento lo scorso novembre e subito ha condiviso gli spazi immensi dell'abitazione dotata di sala cinema, bagni con doppio lavabo in marmo, diversi dettagli di design e una doccia che Fedez ha definito "grande come la prima casa che ho preso in affitto quando ero giovane". Immensa anche la cabina armadio dell'imprenditrice piena di borse, vestiti e scarpe ordinate come in un negozio. Il trasferimento nella casa nuova è avvenuto a ridosso dei guai giudiziari di Chiara, coinvolta nella vicenda Balocco su cui la procura sta indagando.

Fonte: Today.it